LA RAVIOLA CHE SORRIDE DI ALESSANDRA SPISNI

LA RAVIOLA CHE SORRIDE DI ALESSANDRA SPISNI

L'indagine

Farina, burro, zucchero, lievito vanigliato, buccia di limone grattugiato per l'impasto e mostarda come ripieno: ecco a voi le raviole bolognesi!

Sembra così facile fare una buona raviola, eppure dopo averne assaggiate in lungo e in largo sul territorio di Bologna e provincia, non c'era stato verso di riuscire a trovarne una così "azzeccata" come quella che ha deliziato finalmente il mio palato: la raviola, non a caso, della sfoglina più brava d'Italia, Alessandra Spisni!

La raviola originale bolognese è un biscotto farcito, composto da una frolla friabilissima (non deve essere uno gnoccolone pesante e che ti impasta la bocca) farcita con la mostarda, composta rigorosamente da mele cotogne, prugne, pere, senape, uvetta, mandorle, zucchero.

Mi sono imbattuta per anni in raviole a dir poco oscene, fatte di impasti mollicci e ripieni gastritici, per poi trovare finalmente le raviole del sorriso- come le ha definite la mitica Spisni- dove la mostarda sembra proprio fare un sorriso, facendo capolino dall'impasto.

Una raviola autentica: croccante, friabile, con una crosticina deliziosa in superficie e una mostarda fatta direttamente dalle mani di Alessandra, il coronamento ideale per un sfizio dolce perfetto ad ogni ora.

Il segreto di Alessandra?Che sia l'acqua del sindaco spruzzata sopra ogni raviola prima di essere cosparsa di zucchero e poi infornata?

Può darsi, ma la vera magia sta nella pura selezione di ogni ingrediente e nelll'allegria di una sfoglina che non solo realizza tortellini da premio, ma non si smentisce nemmeno con la raviola bolognese!

condividi:

Il verdetto finale

Dove

VSB BOLOGNA, Via del Partigiano 7, Bologna

Locale

Una scuola di sfoglia ampia e luminosa con un'insegnante d'eccellenza come la Spisni

8

8/10

Estetica

La raviola non deve essere bella ma buona

8

8/10

Qualità

La raviola che ho sempre desiderato esiste!

9

9/10

La Signora In Dolce

La Signora in Dolce

Il dolce è vera arte. Lo sa bene La Signora in Dolce, la prima investigatrice pasticcera d'Italia, originale storyteller del dolce. Non bastano chili di zucchero a renderlo un capolavoro ma parole come equilibrio, armonia, emozione, bellezza, che il dolce indossa come un abito che gli cade a pennello. Scenda l’anatema della Signora in Dolce sui venditori di brioches surgelate, di rancide ciambelle fritte, di creme insapori e di tutti i mistificatori e banalizzatori di dolci. Non siete golosi? Beh, nessuno è perfetto, la Signora è sinceramente rattristata per voi. Non sapete cosa vi state perdendo… ma siete ancora in tempo per una piena confessione!