Trieste è una città che incanta con la sua atmosfera nostalgica e retrò, sospesa nel tempo.
Se sei fortunata, la bora ti porterà proprio dinanzi alle vetrine della pasticceria più antica della città: la Bomboniera, che dal 1836 custodisce segreti e ricette dei più antichi dolci della Trieste asburgica, facendoti vivere un'avventura dolcissima senza tempo fra Vienna e Budapest.
E fra i segreti svelati, c'è anche un amore che diede scandalo e una torta che ne racconta la storia: la torta Rigojanci.
Questa torta infatti narra l'amore fra il violinista ungherese Janci Rigò e la sua amata Clara Ward, la miliardaria americana moglie del principe Velken.
I due innamorati scapparono insieme, in barba a tutte le regole e alla rigida morale del tempo, ma il loro amore venne duramente osteggiato e i due dovettero separarsi.
A suggellare la loro passione, rimase questa torta che il violinista dedicò alla sua amata, con l'aiuto del suo pasticcere.
Com'è? Una torta che solo chi ama appassionatamente può mangiare, senza mai sentirsi in colpa, un inno al cioccolato e all'esaltazione dei sensi.
Due strati di bisquit al cacao, farciti abbondantemente di una morbida mousse al cioccolato e ricoperti di delizioso cioccolato fuso.
Chi ama il cioccolato non potrà non amarla!A me è piaciuta forse più la storia che la torta; non perchè pecchi di bontà- sia chiaro- ma perchè non è pensata per giocare sui contrasti di gusto e diventa un'iniezione di cioccolato al quadrato.
Infatti, per cambiare sapore, ho assaggiato anche un'altra torta iconica della città: la torta Dobos, inventata da un pasticcere ungherese per la sua amata.
La torta vanta ben sei strati di pan di Spagna, una suadente crema al cioccolato e per non farsi mancare nulla, un croccante strato di caramello a ricoprirla.
Il caramello fa la differenza e crea una consistenza sfiziosa e gradevolissima al palato.
Non vi racconterò di tutti gli altri tesori che ho mangiato alla Bomboniera, perchè ogni dolce qui ha una storia d'amore che merita le prime pagine di un romanzo rosa; di certo non dimenticherò le emozioni di questi amori vissuti e che queste torte hanno saputo interpretare con travolgente passione.
E un "evviva l'amore" me lo consentirete!