PASTICCIOTTO RE DEL SALENTO

PASTICCIOTTO RE DEL SALENTO

L'indagine

Che il pasticciotto sia il dolce simbolo del Salento, non è più un mistero ma riuscire a trovare in giro esemplari soddisfacenti anche in terra d'origine, è impresa non facile.

Pasta frolla inutilmente grassa e insapore, creme secche e senza spirito, cotture casuali, tante sono le tristi varianti di pasticciotti degustati in giro per la splendida terra salentina, fra un tuffo e l'altro.

In visita al palazzo ducale di Alessano, una sontuosa dimora storica da non perdere, mi imbatto nella pasticceria De Vito, attratta dall'insegna della pasticceria con una foto antica del locale che raffigura due donne e un bambino sull'uscio del locale, molti anni addietro.

Scoprirò infatti che la pasticceria De vito sforna dolci da ben 152 anni e che fra Spumoni, Dolcetti della sposa, Fruttoni e ogni ben di Dio, il pasticciotto non è per niente male.

Un tesoro di crema pasticcera racchiuso da una frolla generosa dove lo strutto non manca e l'artigianalità è un requisito indispensabile per la sua digeribilità: il pasticciotto di De Vito è friabile, croccante, con una quantità di strutto adeguata(non tanto da ungere all'istante un sacchetto di carta, come spesso succede), al suo interno ha tanta e morbida crema.

Avrei preferito la classica amarena in mezzo alla crema pasticcera del ripieno ma mi accontento.

Vi confesso che la mia ricerca continua, il mondo pasticciotto non mi ha ancora del tutto spalancato le porte alla sua essenza più commovente...voglio di più!

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Il verdetto finale

Dove

Pasticceria De Vito, Alessano

Locale

Locale semplice, quasi spoglio

7

7/10

Estetica

Pasticciotto dorato e fragrante

8

8/10

Qualità

Poco strutto, ottima crema, buona consistenza generale

8

8/10

La Signora In Dolce

La Signora in Dolce

Il dolce è vera arte. Lo sa bene La Signora in Dolce, la prima investigatrice pasticcera d'Italia, originale storyteller del dolce. Non bastano chili di zucchero a renderlo un capolavoro ma parole come equilibrio, armonia, emozione, bellezza, che il dolce indossa come un abito che gli cade a pennello. Scenda l’anatema della Signora in Dolce sui venditori di brioches surgelate, di rancide ciambelle fritte, di creme insapori e di tutti i mistificatori e banalizzatori di dolci. Non siete golosi? Beh, nessuno è perfetto, la Signora è sinceramente rattristata per voi. Non sapete cosa vi state perdendo… ma siete ancora in tempo per una piena confessione!