In un perfetto lunedi milanese con le pozzanghere stracolme del solito diluvio universale, che insidiano non solo il tuo umore ma anche il tuo verde cappottino primaverile, i tempi dell’adolescenza e delle sue fortissime emozioni da scoperta sono “acqua passata”.
Fin quando una tortina di pasta frolla, anonima, che non mi colpisce per niente ha il merito di rispondere prontamente al mio Sos: la pioggia mi innervosisce come non mai e qualcosa di dolce mi calmerà.
Quel qualcosa è lei. L’apple pie.
Torta americana per eccellenza, l’apple pie è anche la mitica torta di Nonna Papera, delizia mai fuori moda, autentico evergreen.
Se anche non avessimo visto mai il film del 1999 American Pie e tutti suoi sequel, dove quattro adolescenti ossessionati dalla verginità tentano di liberarsene il prima possibile, l’apple pie, già nel suo suono possiede quel fascino proibito di ciò che non si conosce ma che si comprenderà solo dopo averlo provato.
Quella che mi è toccata in sorte oggi, alla pasticceria Sgroi di Milano, è una rivelazione perché è buona, ma buona assai!
Affondo il coltello e la pasta frolla, burrosa e delicatamente vanigliata è un capolavoro di morbidezza fragrante, il burro buono ti rassicura come la carezza di una madre. Ma che l’apple pie si riveli una vera perversione lo si capisce solo dopo avere avuto accesso al suo interno: mele renette, limone e zucchero, cannella e un pizzico di noce moscata.
Questo ripieno trionfale ti avviluppa il palato e lo invade, come la degna conseguenza del suo preliminare frolloso.
Tanta passione per un ripieno di mele? E che ci vuole mai a farlo?
Ci vuole, ci vuole...
Mentre mi gusto la mia fetta, rivedo la padella con il caramello in cui sono state fatte cuocere le mele, profumate da una scorza di limone .
Le mele non sono quell’orrendo composto gastritico e gonfio che unito alla pasta frolla di burro scaduto, ti porterà in fase digestiva ondate di acidità tali da farti maledire la tua golosità. Le mele sono morbide all’esterno e croccanti all’interno.
E’ la rivelazione della mia passione per gli opposti, l’eccitazione del nuovo, in gusti che da sempre mi accompagnano ma che scopro nuovi, perfettamente abbinati.
Avete mai provato qualcosa che vi conforta e al tempo stesso vi incuriosisce?
Difficile che qualcosa di rassicurante possa anche provocarci.
Ma l’apple pie è cosi: credi di conoscerla ma la scoperta è sempre nuova; sei tu a cambiare.
Se la tua torta dell’adolescenza continua a tentarti vuol dire che ci sono un sacco di cose che credevi di conoscere ma che devi ancora scoprire o solo gustare..