Mi sono imbattuta, non a caso, in una pasticceria dove a essere celebrati sono due vizi capitali a me molto cari, Gola e Vanità, ma che mi ha fatto scoprire una storia di coraggio e determinazione, virtù rare e preziose.
La pasticceria si trova a Corsico, alle porte di Milano, e una vera investigatrice pasticcera non può non notarla: scintillante la vetrina, locale curatissimo e luminoso, confezioni fiabesche e colorate sugli scaffali; in ogni angolo del locale una varietà notevole di offerta per i golosi.
Serena e Sergio, i due pasticceri, impiegano il loro tempo a impastare dolcezza sotto diverse forme: il loro core business sono i lievitati, fra cui spiccano il pandoro e il panettone, ma ci sono torte che non lasciano indifferenti, mignon (fra cui consiglio il cannolo alla ricotta e la cassatina) la sacher (loro cavallo di battaglia) e poi praline, scorzette di arancia candite, marron glace. Sono esperti anche di cake design e in vetrina spicca infatti una mega torta colorata e scenografica.
Il caso avverso volle che questa estate un pazzo incendiasse per puro atto vandalico la pasticceria Gola e Vanità, distruggendo sogni e lavoro; ma i due pasticceri non si sono dati per vinti, si sono rialzati fra mille difficoltà e con l'appoggio di tutta la cittadinanza.
Solidarietà certo, ma penso che il merito della squadra capitanata da Sergio e Serena siano doti che, oltre all'umiltà e al coraggio, hanno a che fare con l'arte di realizzare dolci ben equilibrati, mai troppo carichi, delicati.
Personalmente del pandoro, realizzato con lievito madre, ho apprezzato la sua "verità", il suo gusto autentico e artigianale, anche se lo avrei voluto più ricco, più sontuosamente burroso, più morbido ancora.
Una cosa è certa, chi non è "butter addicted" come me potrà mangiarne più di una fetta!
Vedete che vi do sempre buone notizie!
Passate a trovarli e a fare due chiacchere con loro, non rimarrete delusi.