I viaggi stancano, si sa, ma se durante un lungo viaggio puoi fare una sosta alla stazione Termini, fare lo sforzo ulteriore di salire una scala mobile e approdare a Terrazza Termini, vi assicuro che la fatica sarà alleviata o quantomeno addolcita dai piccoli capolavori di Roberto Rinaldini.
Noto e stranoto pasticciere, la sua sede storica è in quel di Rimini, ma ha avuto la brillante idea di aprire negozi sparsi un po' ovunque e non ne mancano a Terrazza Termini come all'aeroporto di Linate.
Amo follemente il rosa, il colore della perfezione, del sogno e anche sinonimo di vera dolcezza.
Ed ecco che il buon Roby ha inondato i suoi negozi di mille particolari rosa, dalle pareti, alle scatole porta dolci, alle coppette: che gioia per la vista!
Si chiama cromoterapia, ma non solo: qui è il dolce e la sua qualità il vero protagonista.
Lenire fatica e languorino improvviso con un dolcetto di Rinaldini, è l'antidoto migliore per recuperare il buon umore, anche dopo aver dormito solo poche ore.
Sono a Roma e che me magno?
Ma il maritozzo, no! L'indiscusso Re di Roma, la vera stella della pasticceria della capitale!
Ne assaggio due, quello classico e quello al tiramisù. Panna freschissima e candida, come quando affondi i piedi in un prato ricoperto di neve appena caduta; la differenza è che qui è la tua boccuccia che mastica neve, stesso candore, stessa morbidezza.
Ma... fa capolino un ma... l'impasto del maritozzo è lievitato, alveolato, alto ed elevato ma leggermente secco.
L'avrei gradito un po' più morbido per continuare a sognare e rivivere pienamente l'emozione del mio gioco in mezzo alla neve. Come se l'impasto avesse preso un po' di freddo.
Dategli più calore, fate sparire quella lieve nota di secco dall'impasto e questo maritozzo sarò il mio compagno di inverno.
Non mi serviranno più guanti per giocare in mezzo alla neve dei miei ricordi, mi basterà tenere in mano uno di questi maritozzi e, sono certa, le mie mani saranno calde. Come una carezza nel più gelido inverno