Pizzo calabro, amena cittadina arroccata sulla costa calabrese di Vibo Valentia, sembra dipinta apposta per custodire un tesoro prezioso.
Come è giusto che sia però, prima di scoprirlo, devi affrontare un po’ di peripezie proprio come me: sole a picco, tornanti, salite fino in paese “brucia grassi pro gluteo”.
Poi però, a compensazione, ti si apre alla vista e al cuore una piazzetta sul mare dove è un susseguirsi di bar e pasticcerie
Il regno dei balocchi?
Quasi! Il regno di un mito vivente della pasticceria calabrese, il tartufo di pizzo calabro del bar Ercole.
Locale storico e tappa immancabile per il mio #ItalianSweetTour, il bar gelateria Ercole ti tira fuori tartufi e smeraldi a pioggia, inondandoti di freschezza.
Tartufi e smeraldi non sono né funghi nè tantomeno gioielli, ma gelati che sono il vero orgoglio calabrese da assurgere a vanto nazionale.
Il re è il tartufo, pluri-imitato ma mai paragonabile al vero e autentico tartufo del Bar Ercole.
Che cosa ha di speciale questo tartufo?
Inforco il mio cucchiaino senza indugio, stremata dal caldo e intacco quello scrigno delle meraviglie: un gelato alla nocciola di rara qualità, spolverato di cacao amaro e zucchero che ti sorprende col suo cuore di cioccolato fondente fuso, cremoso e che sgorga senza fine.
Il gioco dei contrasti è appagante: il gelato ti rinfresca e ti proietta nell’estate, il cioccolato fondente all’interno ti accoglie e ti rassicura, quasi ti riscalda, anticipandoti una carezza di autunno.
Cosa altro avrei potuto desiderare se non un gelato perfetto per tutte le stagioni?
E mentre il tartufo si squaglia sotto i 40 gradi di un estate piena, il cuore di fondente è già pronto a consolare idealmente i primi freddi.
Poteri magici del tartufo di Pizzo calabro!