Finalmente un gelato per cui vale la pena fare la fila! E' quello della Cremeria Santo Stefano, sotto i portici di Bologna.
Un locale di ispirazione francese arredato con grande gusto e curato nei minimi particolari: dal soffitto pendono ceste di vimini pescate ad Avignone, sul bancone, sotto campane di vetro, sbucano morbide brioche e sugli scaffali barattoli da speziale, che trasformano questa gelateria in un luogo magico e sospeso nel tempo.
La stessa cura la si trova nel gelato con cui Mattia Cavallari delizia i gelatomani bolognesi e non solo (se andate in orario di punta preparatevi a una lunga fila).
La lista dei gusti è varia e senza dubbio originale: Crema delle zitelle con mascarpone e pinoli, Crema delle sette chiese (crema classica all’uovo), Speculos al caramello salato e biscotto alla cannella, Gianduiotto fondente, Nocciola di Cravanzana Piemonte Igp, Pistacchio verde di Bronte Dop o Pistacchio salato del Bosforo, Crema libanese con acqua di fiori d’arancio, mandorla e granella di pistacchi, Fior di latte con latte fieno, Budino di Provenza, Cioccolato del santo (cru Venezuela), Caffè bianco(infusione di Caffè Huehuetenango Trinci), Yogurt e miele dei colli bolognesi.
Se non vi bastassero, ci sono anche Panna montata (rigorosamente con la frusta)Spagnola, Fragola, Chinotto di Savona, Limone di Sorrento Igp, Mango e frutto della passione.
Che gusti scelgo?Un cono con pistacchio salato del Bosforo, nocciola di Cravanzana Piemonte Igp e Crema Libanese.
Il pistacchio salato mi riattiva le papille gustative, la nocciola mi ingolosisce ma il top è la crema libanese col suo mix suadente di mandorla, pistacchi e l’inconfondibile acqua di fior d’arancio che mi ricorda tanto la mia amata pastiera. La formula di tanta bontà? Materie prime di alta qualità, latte fresco e sapiente combinazione fra i sapori senza paura di sperimentare gusti arditi.
Che cono indimenticabile! Ed ero io quella che non amava tanto il gelato; ma si sa che c'è sempre un prima e un dopo!