Alle sette meraviglie del mondo penso sia doveroso aggiungere un'ottava: la colazione Da Vittorio.
Un posto unico per bellezza e capacità di accoglienza, che oltre a vantare un bel numero di stelle Michelin, per l'esattezza tre, da oggi merita la mia stella speciale, per una colazione che riesce ad essere una coccola per l'anima e per la gola.
Su una tavola apparecchiata con tovaglie bianche e candide, sfila nel giro di pochi minuti una sequenza ininterrotta di dolci e salati simile a una processione magica, in cui gli elementi paiono fluttuare magicamente nell'aria: cornetti morbidi e profumati, brioche calde come i primi baci del mattino, biscottini per il tè, frutti di bosco coloratissimi e succosi, spremute e succhi di frutta, un uovo nel suo tegamino sfrigolante col suo bacon arricciolato, fette copiose di prosciutti e formaggi e infine le tre protagoniste di dolcezza della scena che atterrano al tuo cospetto con un inchino.
Non sono tre fate ma le tre torte intere che ti vengono riservate: ciambella allo yogurt, sfogliata alle mele e torta fichi e mandorle.
Non so da dove iniziare ed è proprio questo il bello!
Mi diverto a saltare come un grillo dal boccone dolcissimo della torta di fichi profumata d'autunno e morbida, che sarà da ora in poi la mia preferita, a una sfogliata alle mele cremosa e che ti si appiccica alle mani per lasciare traccia di sé e invitarti al boccone successivo e la ciambella allo yogurt che è una nuvola di candore.
E' un'esperienza che ti inebria, senza mai stancarti né appesantirti, e dopo un'ora di colazione, è come se mi avessero regalato delle ali per poter volare e non ne potessi più fare a meno.
Che siano dolci buoni, belli e dosati con la maestria di chi dei lievitati è un mago, passa quasi in secondo piano: la colazione da Vittorio è uno dei pochi viaggi capaci di traghettarti dal sonno al risveglio.
Profumi, colori e sapienza pasticcera sono la ciliegina di un evento disegnato per dirti che la vita è bella. E il buongiorno lo si vede da quella colazione.