La Pasqua è alle porte, la primavera sta esplodendo in tutta la sua vitalità e, per farti rinascere con più dolcezza, ci pensa la colomba della rinomata offelleria Perbellini, antica stirpe di pasticceri da 150 anni.
Non è facile di questi tempi avere il morale risollevato, la clausura da quarantena si fa sentire e festeggiare per la prima volta nella mia vita una Pasqua solitaria, richiede una doppia, se non tripla dose di dolcezza e bontà.
La colomba senza canditi di Perbellini è soffice come una piuma ma non cede mai all'umidità né alla mollezza, rischi tipici di un impasto morbido.
La tagli e la prima emozione, che il taglio scatena, è il piacere del profumo della glassa che si espande nell'ambiente.
L'inverno è finito, risveglia i tuoi sensi! pare sussurrarti come una carezza.
Zucchero e mandorle firmano un tappeto di croccante increspatura che ricopre un impasto da favola, che definirei coniando un nuovo termine "biochoso e sognatore".
Le mandorle sono "scelte a mano". E questa specifica scritta sulla lista degli ingredienti, mi pare di una dolcezza unica.
La colomba è senza canditi, e sebbene io sia estimatrice di canditi, la loro assenza in questo caso è provvidenziale: non sono di ostacolo alla degustazione di una colomba che ti regala, ad ogni morso, tutta la morbidezza di cui avevi bisogno.
Non essendoci canditi, il mio palato non inciampa, non deve fermarsi ad acquisire informazioni su nuove consistenze perché è già del tutto appagato da tanta maestria.
Il mio plauso, ancora un volta, alla capacità di regalare gioia agli animi afflitti, missione suprema che solo grandi pasticceri sono in grado di compiere!