Ti aspetteresti mai di scoprire un bollente gossip su uno dei più amati cantautori italiani, proprio in quel di Manfredonia?
E che tutto scaturisca, niente poco di meno che... da un gelato??
Pare infatti che il grande Lucio Dalla, quando era in vita, (anche se gli augurerei di gustare prelibati gelati anche sulle nuvole) andasse letteralmente in visibilio per i gelati di Tommasino, rinomatissima gelateria di Manfredonia.
Devo ringraziare quindi la mia golosità, se da fonti certe, mi è giunta inaspettatamente, la verità sui veri natali del grande Lucio, in assoluta esclusiva!
Ma prima di svelarveli, è d’uopo soffermarmi su questo famigerato gelato di Tommasino, che ingolosisce intere generazioni di Golosi manfredoniani, e non solo, dal 1952.
Capita infatti, che alla fine di una succulenta cena di pesce al ristorante Ai due dottori, sul porto di Manfredonia, ti venga proposta una ineguagliabile cassatina gelato monoporzione di tale Tommasino, per l’appunto.
Mi piace già il nome! Tommasino mi ricorda la gatta Tommasina, la mitica gatta dalle tre vite!
Accettiamo la proposta.
Mi arriva un gelato artigianale piacevolissimo che scivola sul palato, lo addolcisce e lo lascia accarezzato e acquietato.
Che si tratti di gelato alla camomilla?
Macché!
La sommità di gelato pistacchio, seguita dal gelato alla vaniglia, il tintinnante sapore dei canditi , la poesia dell'amarena croccante, sono niente a confronto dell’incontro che il mio palato fa con il piccolo pezzo di pan di Spagna imbevuto al centro.
Morbido, inzuppato alla perfezione, con un gusto da favola, è il boccone ideale per un gelato che non teme confronti e che ha tutte le carte in regola per qualità e bellezza.
E parlo di bellezza perché quella cassatina gelato è uno spicchio di freschezza, disegnato in un piccolo quadro impressionista.
Devi mangiarla in fretta se non vuoi che si squagli, ma è quasi un peccato, perché anche lo sguardo, si pacifica alla vista di colori tenui, delicati e a tratti evanescenti.
Si chiama cromoterapia pasticciera: dolci di siffatta specie, rilassano occhi e sguardi affaticati da lunghe ore di treno, conciliano gli animi alla calma e la bocca alla piacevole conversazione.
Altroché camomilla!
Che cosa sei cassatina?
Il fragrante e inaspettato contrasto fra il gelato che rinfresca e la verve di una piccola amarena, che incastonata come un gioiello prezioso in un cuore di pan di Spagna, ti solletica il palato e gli regala un bacio.
Una formula di perfezione racchiusa in un gelato monoporzione che, a fine pasto, è la ciliegina sulla torta!
Ma se siete arrivati fino a qui è perché volete scoprire i gossip del buon Lucio Dalla, vero?
E io non posso esimermi, perché pur sempre di investigazione si tratta ...
Pare che il buon Lucio amasse il gelato di Tommasino, tanto quanto amasse Manfredonia, perché proprio qui egli avrebbe avuto i suoi segreti e mai svelati natali!
Nato da una relazione clandestina, fra una cameriera che lavorava in un albergo di Manfredonia e il suo proprietario (sposato e con prole a seguito) il piccolo, per evitare lo scandalo, fu poi adottato dalla nota madre “bolognese” Iole Melotti, che contribuì a far consacrare per sempre Lucio come meritato lustro della città di Bologna.
Dalla amava Manfredonia e amava i gelati, e noi ameremo per sempre le sue canzoni.
Ce ne è una, fra le tante, non la mia preferita ma non di meno, bella.
Tu non mi basti mai.
Che l’avesse composta nella sua città natale, mangiando i gelati di Tommasino?
Chi lo sa?
Di certo ora la canto io e la dedico a uno dei gelati più buoni mai assaggiati e al nostro amato Lucio Dalla.
Chissà se lassù ci sono gelati cosi buoni...