Sono molto felice di non essere nata prima della scoperta del tè, perchè non ne avrei potuto fare a meno.
Citando il poeta Sir Philip Sidney, riscaldare corpo e spirito in un pomeriggio di gennaio, gustando un delizioso tè, è per me un ottimo rimedio contro ogni tormento.
Sorseggiare una tazza di tè è un po' come gustare saggezza liquida, non c'è tè che non permetta di fare una viaggio immaginario, ma a La Via del Tè a Firenze ho potuto farlo davvero un viaggio e niente poco di meno che nella mia amata Marrakech!
Fra le cerimonie del tè disponibili, dove potevo viaggiare fra i vapori del tè di Madras, Londra, Marrakech o rimanere in Toscana, ho scelto senza esitazione la destinazione marocchina.
Un tè che viene servito con tutti gli apparati della tradizione marocchina, con una teiera d'argento, i bicchierini in vetro e un colorato ciotolino con la frutta secca: datteri, noci, pinoli e uvetta.
La base del tè è uno special gunpowder cinese arricchito con la menta nanà marocchina e durante l'infusione viene aggiunto zucchero di canna e menta fresca.
La freschezza della menta scorre sul palato per ripulirlo di ogni ingombro e i pensieri si fanno subito più chiari fra i vapori del tè, quasi evaporassero.
Chiudo gli occhi, inspiro e mi pare di sentire i suoni e la vita frenetica della piazza di Marrakech Jemaa el Fna, dove ogni forma prende vita fra spettacoli, balli e canti all'ora del tramonto, ma sorseggiando il tè, nessuno può allontanarti dal tuo angolo di paradiso dove puoi rilassarti e sentirti in pace.
Accompagno ogni sorso col gusto dei pinoli, per rendere ancora più intensa l'esperienza.
Cedo alla lusinga di una crostata con crema pasticcera, frutti di bosco e pistacchio, di buona fattura, ma che eccede nell'essere un po' troppo carica di crema al pistacchio, mentre potrebbe fare affidamento ai soli frutti di bosco e già non sfigurerebbe.
Ma mi basta sorseggiare ancora il mio tè e ogni pesantezza scompare, perché quando si beve un tè come questo il resto del mondo si dissolve e puoi anche riservarti il lusso di non preoccuparti per il futuro.