CARMINE DI DONNA E IL SUO CARTOCCIO DELLA FESTA

CARMINE DI DONNA E IL SUO CARTOCCIO DELLA FESTA

L'indagine

Il cartoccio napoletano è uno dei miti intramontabili della mia infanzia, una specie di rito irrinunciabile che ti permette di portare a casa i dolci che sono avanzati alla festa (e che per nessun motivo al mondo lasceresti sul tavolo).

Non c'era celebrazione al Sud, almeno ai miei tempi, che non terminasse con un bel cartoccio di dolci, e che gioia poterli gustare comodamente a casa come prolungamento della festa.

Un cartoccio napoletano e un cofanetto caldo assortito coi dolci della tradizione napoletana, sarà la piena ricompensa alla vostra vita grama: in queste due composizioni troverete il trionfo della napoletanità pasticciera!

Sfogliatella riccia, frolla, babà, pastiera, caprese, aragosta con crema al pistacchio, cannolino e crostatina con frutta fresca, sono i tesori che planeranno sulla vostra tavola.

Il cartoccio impacchettato a regola d'arte sarà quello che scarterete srotolando fiocchi e stropicciando ansiosamente la carta colorata, mentre il cofanetto, simile a uno scrigno di tesori, potrete accompagnarlo all'apertura con un degno "Wow"!

Dove tutto ciò? Al ristorante Sophia Loren a Firenze, a due passi da Piazza della Repubblica.

Unico ristorante ad essere autorizzato dalla divina Sofia, che ti propone in menù la pizza di Francesco Martucci e la linea dei dolci curata da Carmine Di Donna, a lungo pastry chef di Gennaro Esposito, ristorante La Torre del Saracino, due stelle Michelin.

Carmine, figlio di pasticceri, celebra la tradizione napoletana, che per lui non è un rispolvero di vecchie ricette, ma un viaggio nel gusto fatto di prove e sperimentazioni ardite, in cui gioca come un mago con consistenze, acidità e prodotti del territorio.

Qualche esempio e soprattutto promesse di assaggio?

Un dessert intrigante a base di crema di liquirizia con provolone del monaco e gelato con kefir di bufala.

Solletica il palato solo a pensarlo...e vi cito pure una mousse di finocchietto, cialda di mango, confit di mango e gelato al curry, che si completa con una riduzione di arancia per un equilibrato viaggio nelle acidità, che sono basilari nella creazione di un dolce.

Ebbene si, credo che questo sarà solo il primo appuntamento di una lunga liaison con la pasticceria di Carmine che studia, ama e crea dolci, animato dal sacro fuoco della tradizione e che trasformerà, finalmente, il dolce in vero protagonista della scena.

Avanti con un nuovo spettacolo!




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Il verdetto finale

Dove

Sophia Loren ristorante, via dei Brunelleschi 11, Firenze

Locale

Rivivete il mito di Sophia e della verace napoletanità

8

8/10

Estetica

Il cartoccio prolunga la festa

9

9/10

Qualità

La vera diva? Dopo Sophia, la Pastiera!

8

8/10

La Signora In Dolce

La Signora in Dolce

Il dolce è vera arte. Lo sa bene La Signora in Dolce, la prima investigatrice pasticcera d'Italia, originale storyteller del dolce. Non bastano chili di zucchero a renderlo un capolavoro ma parole come equilibrio, armonia, emozione, bellezza, che il dolce indossa come un abito che gli cade a pennello. Scenda l’anatema della Signora in Dolce sui venditori di brioches surgelate, di rancide ciambelle fritte, di creme insapori e di tutti i mistificatori e banalizzatori di dolci. Non siete golosi? Beh, nessuno è perfetto, la Signora è sinceramente rattristata per voi. Non sapete cosa vi state perdendo… ma siete ancora in tempo per una piena confessione!