Avete mai incontrato un food stylist e cake designer capace di incantarvi con la poesia?
Si chiama Marco Failla, studia medicina e intanto dispensa bene e bellezza all'umanità con le sue creazioni pasticciere, che sono vera poesia; lui non si limita a fare dolci, ma ti seduce portandoti nel suo mondo fatto di ricordi, profumi ed emozioni, riconducibili ai momenti più belli della tua vita.
Come fa? Non è un mago, è semplicemente un grande artista.
Cura ogni minimo particolare del dolce che crea, disegna addirittura i bozzetti dei dolci prima di realizzarli, si lascia ispirare da un'essenza, un profumo, che ti rapisce i sensi.
Non ha una pasticceria fissa, ma presto aprirà un laboratorio a Milano.
La mia folgorazione sulla via di Damasco per i suoi dolci è avvenuta per forza di cose non nel suo regno, ma in una location di eccezione: Villa Necchi Campiglio, a Milano.
In una serata piovosa e ombrosa di fine inverno, questo giovanissimo ed esperto siciliano incantatore di golosi ha presentato in questa augusta location, tre delle sue creazioni pasticciere titolate: Pomeriggio in campagna, 15 Luglio e Testa di moro.
Confesso di essere ancora ammaliata dalla prima delle tre.
Pomeriggio in campagna è una vera e propria avventura multisensoriale: cake al cardamono e cannella alla base, pere cotte al passito su una mousse al mascarpone e cioccolato fondente al sale e pepe nero; l'aroma della corteccia di cedro completa il quadro olfattivo.
Failla ha dipinto un quadro e poi gli ha dato vita.
"Pomeriggio in campagna" è un concentrato di memoria. Ti accompagna a fare una passeggiata, ti fa rivivere la gioia dell'infanzia a spasso col nonno, ti consola dalle amarezze della vita con il sapore della pera cotta e ti coccola con un bacio caldo e rassicurante di cioccolato.
Assaporandolo un cucchiaino dopo l'altro, ho provato una nostalgia struggente per i pomeriggi spensierati della mia infanzia nell'assolata campagna salernitana, dove ho vissuto i primi anni della mia vita e dove ho iniziato ad amare ciò che è buono.
La cosa sorprendente è che Marco Failla parlava della sua passeggiata in campagna, della sua Sicilia, della sua infanzia, eppure il suo Pomeriggio in campagna ha sussurrato così tanto amore e tenerezza al mio cuore, da farlo diventare "il mio pomeriggio in campagna".
Non ho bisogno di chiudere gli occhi per rivivere le emozioni del passato. Mi basta una creazione di Marco Failla, dolci bocconi di memoria, che appartengono alla rara categoria di dolci capaci davvero di regalare emozioni.