And the winner is...
Continuo a mangiare panettoni di alto livello, sempre più ardua la scelta del migliore, tanto quanto controllare il bottone dei pantaloni che non si vuole proprio più chiudere, ma il mio palato e la mia golosità non desistono.
A 15 giorni da Natale sono pronta a stilare, valida fino alla data odierna si intente, la mia Top 9 dei migliori panettoni finora degustati.
Lungi dall'essere una classifica completa, perchè da qui a Natale molti altri cadranno sotto le mie fauci, ecco le 4 supermeritevoli new entry da inserire in classifica: Il panettone classico di Olivieri,il panettone pandorato con glassa di cioccolato fondente e farcito di crema al pistacchio di Bronte di Pistì, il panettone al Recioto di Soave di Borsari (realizzato per Sartori) e il panettone classico del Forno Brisa.
NUMERO 9. Il nono classificato è il Panettone classico di Fiasconaro. E' buono ma non mi ha esaltato: pur sfoderando la sua carta vincente dei canditi d'arancia e uvetta aromatizzata al marsala e zibibbo, non ha nulla che mi convinca a mangiarlo senza stancarmi.
NUMERO 8. l'ottavo posto lo guadagna il Panettone Grancioccolato di Giovanni Cova & C. E' un prodotto di qualità, golosissimo e quest'anno ancora più "artistico", ma non merita certo un upgrade nella mia classifica...ci vogliono altre novità per stupirmi!
NUMERO 7. Al settimo posto ci va a finire Il Forno Brisa che elargisce benessere e buoni profumi per l'umanità col suo panettone tradizionale, fatto rigorosamente col lievito madre ma ahimè, questa partita pecca: l'ho trovato secco, senza la corposità morbida e suadente dei suoi lievitati che mi avevano più volte conquistata. La qualità è indiscussa ma la golosità e il piacere rimangono più nell'annusarlo che nel mangiarne una seconda fetta.
NUMERO 6. Al sesto posto?
Il panettone di Hausbrandt: panettone cioccolato bianco e caffè, con glassa e senza uvetta. Un panettone che può vantare non solo la ricetta esclusiva di Iginio Massari, che già di per sé è una garanzia, ma un contrasto intrigante ed azzeccato: caffè e scorzette di limone candito. Morbidissimo e goloso l'impasto, ti stupisce con la poesia di un caffè delicatissimo (fidatevi, io non amo il caffè..) che si sposa a felici nozze con l'agrumato raffinato delle scorze di limone.
NUMERO 5. Al quinto posto scivola il panettone di Clivati, pasticceria a Milano dal 1969, il primo della mia top 5, che mi aveva sedotto col suo panettone classico e "impressionato" con quello al Vermouth e zenzero. Piccolo, alto e dalle grandi virtù: poco zucchero e tanta vera dolcezza. Nella versione con lo zenzero candito nel vermouth bianco Mancino, il tuo palato sarà solleticato allegramente e mai stanco. Dopo averlo gustato poi, ti rimarrà la delicatezza di una focaccia artigianale e la carezza soffice del burro; il lievito madre fa il resto.
NUMERO 4. Fa il suo ingresso nella lista il panettone al recioto di Soave Docg, realizzato dalla veronese Borsari per la Sartori Vini. Ne apprezzo la versione senza canditi per dare spazio al sapore delicato ma intrigante del Recioto che ben si accompagna a un' uvetta sugosa. Il recioto, vino da meditazione fra i miei prediletti, rende questo panettone a lievitazione naturale, gradevole ad ogni boccone, originale e un buon compagno per ogni meditazione che aspiri alla pace.
NUMERO 3. Il panettone dell'Argentario di Paolo Rufo che era il primo nella mia Top 3, si conferma fra i miei preferiti.Il suo panettone classico? Morbido ma non per questo molle o pieno d'alcol, e se non vi bastasse può essere arricchito da una crema al vin santo davvero sfiziosa, la Rufolosa. Il suo vero segreto è Paolino, il lievito madre che Paolo cura da quando ha iniziato il sacro mestiere di pasticcere!
NUMERO 2. Dai piedi dell'Etna, giunge il panettone pandorato ricoperto di glassa al cioccolato fondente al 70% e farcito di crema al pistacchio di Pistì. Un panettone "lussuoso", godurioso, decisamente carico, fatto per chi ama esagerare. La crema al pistacchio di Bronte è puro godimento, "scioglievole" e calda come un bacio. Nel dubbio fra pandoro e panettone, questa creazione coniuga i due mondi, ma non risolve il problema della linea che sarà decisamente compromessa (e a cui mai dovrete rivolgere il pensiero mentre state affondando il coltello della vostra terza fetta in tre minuti)
NUMERO 1. Al primo posto svetta il panettone con la P maiuscola: il panettone classico di Olivieri, da Arzignano con furore!Se da 130 anni Olivieri si prodiga a sfornare dolci, un motivo ci sarà.Sapori genuini ed emozione ad ogni fetta. Equilibrio di aromi incantevole!Mi trovo a leggere gli ingredienti e a scoprirne la perfetta corrispondenza in ogni assaggio: lievito madre, farina selezionata (Molino Quaglia), burro fresco del Belgio, uova biologiche, miele d'acacia, bacche di vaniglia Bourbon e zucchero di canna.Che sia questa la lista della spesa o la ricetta magica del mio best panettone?Le ricette le lascio a chi sa farle, io per ora non ho dubbi: the winner is (per ora) Olivieri!
... fine della terza puntata. E buon panettone a tutte/i perchè di dolcezza ne abbiamo davvero bisogno tutti, specie in questo periodo!