All'antica Corte Pallavicina, stella Michelin, non di soli culatelli (i migliori del mondo) si nutre lo spirito, ma di una selezione di golosi dessert che interpretano a meraviglia la vocazione di questa terra.
La sua lunga e umida storia parla di acqua, di terra, di cibo, di persone. Dopo la visita al museo del culatello, in una sorprendente quanto scenografica esposizione di culatellesche opere d'arte, gustare un menù "gastrofluviale" seduta comodamente a tavola, è d'obbligo.
Hanno incantato George Clooney e anche me: sono i tortelli di erbetta alla parmigiana al doppio burro d'affioramento delle vacche rosse. Ma per me il vero piacere si chiama dessert!
Disco di crema al pistacchio di Noto, la confettura di limone salato ed il suo gelato:cosi recita la tanto attesa carta dei dessert.
Su una base di pasta frolla alla nocciola e cacao, c'è un disco cremoso al pistacchio, al cui interno viene versata, al momento, una salsa golosa al pistacchio e limone salato. Il disco è custodito ai lati da bocconi di confettura di limone salato.
Se esteticamente al suo arrivo non mi fa impazzire ( i colori non sono vividi e non è certo un dessert pensato per emozionare la vista) ho apprezzato la sua intensità: un dolce che abbraccia l'umidità, la liquidità, l'essenza fluida di una terra.
Rivoli di crema scorrono nel piatto a disperdere la pesantezza dei pensieri grigi da fine estate, e lo fanno a suon di emozioni al gusto di un confortevole pistacchio e provocante limone.
La piccola pasticceria è un dono finale e giunge come carezza: mignon di pasta frolla e crema, pasticcini al cioccolato e una pralina al cioccolato bianco ripiena di panna.
Esiste un modo migliore per prepararsi morbidamente, fluidamente a salutare l'estate e realizzare tutti i migliori propositi per l'autunno?