Il Re della sfoglia, ovvero Beniamino Baleotti nasce in mezzo a uova e farina, una passione che gli viene data in eredità tecnica e spirituale dall'amata nonna Clarice, con cui il piccolo futuro re della sfoglia trascorreva i pomeriggi dell'infanzia.
Un hobby che diventa una professione e che si concretizza non solo in premi e riconoscimenti, ma in ciò che per me più vale, cioè ottimi dolci e simpatia contagiosa.
Perchè sfoglia non vuol dire solo tortellini eccellenti ma anche tanti dolci.
Cosa ho dunque assaggiato nel suo nuovo locale a Castelmaggiore, alle porte di Bologna?
Anzitutto le peschine di Nonna Clarice, che sono "goduriosissime" per dirla con parole sue : fragranti, accarezzate dall'alchermes e dallo zucchero in superficie che te le rende croccanti, prima di lasciare il passo (o meglio il morso) al loro cuore di cioccolato in cui puoi scioglierti.
Poi le raviole, un classico bolognese irrinunciabile: con l'albicocca, profumatissime o con la mostarda, di quelle che "ti fanno andare sulla luna" e poi le sfrappole, fini, sottili, croccanti, "bubbolose" (questo aggettivo usato per le sfrappole è di Beniamino e mi fa troppo sorridere per non usarlo).
Le sfrappole fatte al mattarello sono sottilissime, quasi un velo, fritte per pochi secondi nell'olio et voilà, la magia è fatta.
Notare bene: talmente sottili che "si deve vedere San Luca".
La basilica di San Luca per Bologna e per il bolognese doc è un punto di riferimento immancabile, perchè se vedi o intravedi San Luca vuol dire che sei a casa e per un dolce tradizionale così identitario della città, penso non ci sia aspirazione più alta.
Sono tanti i dolci della tradizione bolognese da amare e valorizzare e scoprire, anche fuori dalle pasticcerie canoniche, perchè il dolce tradizionale racconta sempre di radici antiche, identità, condivisione di relazioni e amore che attraversano i secoli; sono una storia antica piena di sapienza e di quella bontà delle cose "fatte a mano", come una volta.
Un ponte fra passato e futuro.
Come l'amore per la sfoglia rigorosamente tirata a mano da Nonna Clarice che è stata tramandata a quel bambino che ora è il Re della Sfoglia!