Quando a Bologna parli di Atti, tempio della gastronomia bolognese dal 1880, eccellente fornaio e con dolci degni di onore e gloria, è lecito fare un inchino, se non altro per la cura e la bellezza delle sue vetrine che scintillano di prelibatezze nel cuore di Bologna, ad ogni stagione.
Io che sui dolci (e non solo) sono davvero esigente, ho trovato le sue sfrappole a Carnevale fra le migliori di Bologna. Per non parlare delle sua raviola, un triangolo di pasta frolla che ti profuma di burro le mani e ti soddisfa il palato col suo ripieno di mostarda top level. Se la mangi una volta, non potrai più farne a meno!
Ma di fronte alla sua colombina small size, da 100 grammi, qualcosa da ridire purtroppo ce l'ho.
L'ho comprata più per sfizio che per abbuffarmi. Sono consapevole che scegliere una colomba così piccola vuol dire correre qualche rischio, perché è dura, anche per la migliore pasticceria del mondo, riuscire a concentrare tutta l'eccellenza in una dimensione micro, proprio perché un prodotto lievitato di quelle dimensioni tende a deperire in fretta.
Ma il dado è tratto e la sfida in atto!
La vezzosa colombina, infiocchettata a dovere, è secca: secco l'impasto, secca la glassa, secca irrimediabilmente.
Che altro dire? Gli ingredienti sono ottimi, l'impasto è genuino, la delicatezza del miele e della vaniglia bourbon sono imprescindibili per chi fa alta qualità come Atti, ma la colombina non vola proprio.
Mi aspettavo una colomba decisamente più morbida, nutrita e voluttuosa, ma le mie aspettative sono state disattese; volevo dimostrare ancora una volta che il vino buono sta nella botte piccola, ma stavolta dichiaro la mission impossible.
La colombina non vola o forse ha spiccato il volo troppo in fretta per lasciare segni goduriosi sul mio palato, si è letteralmente volatilizzata nel cielo delle buone speranze...
Suggerimento: diamogli più nutrimento a questa dolce creatura, la Pasqua si avvicina e quest'anno sarà, nostro malgrado, molto poco dolce.
Conto su di voi, eccellenti fratelli Atti, per fare anche di questo dolce tradizionale, in qualunque formato, uno dei vostri fiori all'occhiello!
Male che vada, so che saprete come consolarmi: anche a Pasqua, raviole a go go!